La nuova biblioteca comunale è dal punto di vista urbanistico un’opportunità per valorizzare due tra i più importanti edifici storici del centro cittadino e riappropriarsi della parte meridionale del complesso ecclesiastico del Duomo di Bressanone, riassorbendo l’ultima corte interna come un elemento essenziale di consequenzialità spaziale.
La realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica è considerata un completamento ottimale del tessuto edilizio esistente per concludere la serie di corti ed edifici del complesso monumentale. L’intervento si colloca sul crocevia delle due importanti assialità della piazza Duomo e della Via Bruno che unisce il Palazzo Vescovile con il Kassianeum ed è quindi anche l’opportunità per porre in relazione la parte settentrionale del centro cittadino con la zona meridionale che la storia ci ha invece consegnato disarticolata dal punto di vista del tessuto edilizio. La biblioteca è pensata come un Centro Civico di Cultura, polo di focalizzazione degli eventi culturali della città e per questo immaginata come un luogo “aperto”, come un “interno urbano” ispirato alle corti del complesso del Duomo, continuamento dei portici dei Maggiori e apertura a sud della piazza del Duomo, punto di incontro dei flussi di percorrenza del centro.
La proposta per il nuovo edificio si ispira all’architettura tipica dell’ Alto Adige, intende assorbire il “genio del luogo” che permea l’architettura locale nelle forme volumetriche a falde ampiamente inclinate, nei rimandi ai materiali impiegati, nelle citazioni architettoniche e decorative e allo stesso tempo rielabora il concetto di biblioteca come “casa dei libri”.
Coniugando queste ispirazioni con la volontà di proporre un intervento semplice, misurato, che abbia un basso impatto sull’ambiente cittadino e che sia oggetto non velleitario e di sperpero di denaro pubblico ma al contrario esempio di concretezza, fattibilità ed efficienza economica, si è raggiunto il risultato di un’ architettura dalle forme elementari che si sposano con l’intorno e lo reinterpretano la quale evidenzia operazioni concettuali facilmente comprensibili funzionando con soluzioni energetiche low-tech e reagendo agli impulsi climatici secondo criteri tradizionali.
La volumetria destinata alla disposizione dei libri è concentrata in un unico volume a tutt’altezza che diviene il “cuore” della biblioteca. Attorno a questo volume si costruisce l’edificio che ne riprende la forma e si fa semplice involucro di chiusura e protezione. Tale involucro trasparente subisce due operazioni formali: in primo luogo viene avvolto da un guscio opaco che protegge la collezione dei libri dalla radiazione solare e modera la luminosità interna; successivamente esso viene fatto scorrere fino ad accostarsi ai palazzi del Tribunale e della ex caserma.
Il guscio opaco rimane sospeso dal suolo dal lato del cortile prospiciente l’ex caserma sulla Via Bruno in modo da lasciare in vista la trasparenza degli ambienti interni della biblioteca da uno degli accessi principali.
Su guscio esterno vengono incastonati ciottoli di fiume misti ad oblò-lucernai al fine di dare un rimando alla tecnologia muraria tipica di Bressanone e ancora visibile sul muro perimetrale del cortile nel prospetto di Via Bruno.
Luogo / Bressanone
Anno / 2011
Committente
/ Comune di BressanoneIncarico
/ concorso di progettazione | progetto preliminareArea
/ 2.400 mqProgettisti
/ OBICUA come studio associato di architettura BICUADROcrediti foto / ©BICUADRO @OBICUA