Il modello e lo stile italiano attraverso un disegno architettonico ispirato all’autentica espressione della città italiana: “la città storica stratificata”.
“Better city for better Life” è il tema del concorso. La proposta progettuale, vincitrice del terzo premio, presenta il modello e lo stile italiano attraverso un disegno architettonico ispirato all’autentica espressione della città italiana: “la città storica stratificata”. Le sue radici affondano nella storia, la stratificazione del suo tessuto urbano si è realizzata nel tempo, di casa in casa, di generazione in generazione, facendo sì che la stratificazione temporale agganci il vivere delle persone alla dimensione fisica della città. La piazza italiana, che ne è il centro, è uno spazio insostituibile, s’impone come luogo dello stare, dell’esperienza e, caso esemplare nel mondo, dell’evento dell’arte; una Piazza dunque come “circostanza storica spaziale”. Il padiglione italiano a Shanghai è la rappresentazione di questa “circostanza storico-spaziale”, di quest’organizzazione consolidata controcorrente, che, nonostante tutto, ancora produce e raffina eccellenze; è un prototipo che esprime la “stratificazione” dello spirito sociale e urbano italiano e riconduce all’idea di continuità storica ed economica. Questa continuità è la premessa stessa a un corretto uso delle nuove tecnologie che solo così divengono “sostenibili”. L’idea guida del progetto è un involucro scomposto in una serie di lastre “stratigrafiche” che riconducono a una successione temporale, metafora della formazione del tessuto urbano italiano. Venti lastre, come le regioni italiane, intervallate da tre setti “vetrina”, al cui interno trova posto il Made in Italy, strutturano il padiglione nel suo sviluppo planimetrico. Gli spazi di esposizione interni risentono di questa scansione e si organizzano tra le lastre come percorsi tematici su più livelli in cui si percepisce il fluire della storia. L’edificio si sviluppa dunque attorno ad uno spazio-piazza che si disvela al visitatore man mano che si addentra per passaggi ricavati dallo spazio distorto tra i setti, come le vie di un centro storico in una città ’italiana che portano al cuore protetto della piazza municipale. Da qui tutto è materialità percepita. Materia che protegge, che si espone, che filtra, che crea un paesaggio psicologico “locale” grazie ad effetti di luce e ombra. Tutti i lati sono semi-aperti o semichiusi e in copertura le lastre continuano la loro successione assumendo la funzione protettiva dall’eccessiva radiazione solare estiva. Da questo luogo “intimo” si ha accesso ai diversi corpi; tutti gli ambienti “circolano” e si affacciano su questo spazio che nella sua conformazione si presta per l’incontro e socializzazione tra i visitatori di diverse nazionalità.
Luogo / Shanghai
Anno / 2009
Committente
/ Ministero degli esteriIncarico
/ Concorso internazionale – Terzo premioArea
/ 10.000 mqProgettisti
/ studio associato di architettura BICUADRO, Architetto Giorgio PalaStrutture
/ Hydroingea srlcrediti foto / @BICUADRO @OBICUA